La Schema Therapy (ST) è stata sviluppata originariamente di Young e colleghi (2003) per il trattamento dei pazienti con disturbi di personalità dove ha dimostrato un’efficacia sia in setting individuale che di gruppo. Di derivazione cognitivista, la Schema Therapy cerca di colmare alcune lacune del modello di Beck grazie all’integrazione con altre importanti teorie tra cui quella comportamentista, quella dell’attaccamento, la teoria della Gestalt e la psicodinamica (Young, Klosko, Weishaar, 2007).
Idea centrale della ST è che la non soddisfazione dei bisogni emotivi primari sia il fattore principale nella spiegazione dell’origine dei problemi psicologici. Ad oggi sei sono i bisogni emotivi primari individuati: attaccamento sicuro e accettazione; autonomia, competenza e senso identità; limiti realistici e autocontrollo; libera espressione di bisogni ed emozioni; spontaneità e gioco. La ST associa la non soddisfazione di ogni bisogno a un dominio di Schemi Maladattivi Precoci.
La ST si focalizza su tre aspetti:
Gli Schemi Maladattivi Precoci (SMP) sono pattern di vita disfunzionali che si formano durante l’infanzia e l’adolescenza e comprendono ricordi, pensieri, emozioni e sensazioni fisiche. Young e colleghi (2003) hanno individuato 18 SMP che rientrano in 6 domini: dominio distacco e rifiuto in cui si ritrovano schemi associati a mancanza di sicurezza e affidabilità nelle relazioni interpersonali; dominio di autonomia e abilità che si associa a insicurezza e difficoltà nel prendere decisioni autonome; dominio mancanza regole in cui si ritrovano schemi che portano ad avere pretese e scarsa autodisciplina; dominio eccessiva attenzione ai bisogni degli altri; dominio ipercontrollo e inibizione in cui si ritrovano schemi che portano a inibire l’espressione di emozioni e bisogni.
Da un punto di vista comportamentale ogni Schema può esprimersi in tre diversi stili di coping:
Per spiegare e descrivere i frequenti cambiamenti degli stati emotivi e degli Schemi associati che alcune tipologie di pazienti manifestavano, Young e colleghi hanno approfondito e sviluppato un modello di concettualizzazione basato sugli schema mode. Uno schema mode viene definito come uno stato emozionale associato a uno Schema che può cambiare velocemente o essere più duraturo.
La terapia cognitiva e comportamentale risulta efficace nel trattamento delle seguenti forme di dolore cronico:
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